Devo lasciare un biglietto a mio nipote: la richiesta di
perdono per non avergli lasciato un mondo migliore di quello che è.
(Andrea Zanzotto)
COMUNQUE VADA E’ UNA LEGGE DA CAMBIARE
Da qualsiasi lato lo si guarda, l'eolico in Basilicata evidenzia aspetti alquanto sgradevoli, per numero di installazioni (in crescita), per posizionamento e per l'effetto distruttivo che avrà nel tempo sia sul paesaggio in generale sia per l'azione di disturbo sulle persone che ci vivono accanto forzatamente. "Ad ogni azione scaturisce una reazione uguale e contraria", ci serviamo della legge di Newton per mandare pubblicamente a quel paese chi avrebbe dovuto VALORIZZARE IL TERRITORIO NON DISTRUGGERLO, ovvero parlamentari e amministratori a vario titolo, che da padri di famiglia diventano "cavallo di Troia", complici, di chi per puro profitto ha pianificato affari modificando pesantemente l’aspetto delle montagne, delle colline e delle pianure. "L'eolico è il vero cancro del meridione" dice Vittorio Sgarbi, ed è vero se si guarda al nostro patrimonio artistico come veicolo e occasione di crescita e sviluppo in un contesto sano. Nessun
rispetto per monumenti e parchi, da est a ovest, dalle dolomiti lucane al vulture, dai castelli alle cattedrali e nemmeno Matera, Capitale
Europea della Cultura, nulla ha potuto contro i nuovi vandali. Guardiamo la storia, il dominio dei popoli stranieri in Basilicata dai greci ai romani, dai longobardi ai normanni agli
svevi, persino gli arabi e i feudatari ha lasciato testimonianze della
loro cultura e della loro arte di cui ancora oggi ci possiamo fregiare, e noi
oggi, cosa lasciamo ai nostri nipoti? Pale eoliche. RIDARE POTERE AI COMUNI DI DECIDERE COSA E' MEGLIO PER IL PROPRIO TERRITORIO. Già negli anni novanta Acerenza fu presa di mira da alcune società ma grazie alla legge allora in vigore la minaccia fu sventata, ora purtroppo così non è ragione per cui BISOGNA LOTTARE PER RIAVERNE IL DIRITTO. La mostruosità di questa legge è che è stata
scritta in nome del popolo, ma è il popolo che soccombe agli affari, all'arricchimento facile; un grande affare ma per pochi ricchi che compromette in maniera pesantissima la dolcezza, la bellezza, l’originalità del nostro paesaggio. Infine NON E' INTERESSE COMUNE impedire alle aziende agricole di
continuare a coltivare le loro terre è violenza sull’uomo.
- Questo post è dichiaramente contro la realizzazione del Progetto di Parco Eolico presentato dalla società IVPC POWER 8, costituito da diciotto aerogeneratori da 152 metri di altezza e di 120 metri di diametro localizzati a meno di quattro chilometri dal centro abitato di Acerenza e dagli altri comuni confinanti di Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Forenza e Banzi. -
Questa foto risale a Marzo del 2017 e fu scattata in Contrada Santa Domenica nel territorio di Acerenza, pubblicata su Google Plus fu scelta dal sito specializzato in fotografia Fotomania Italia e inserita nelle loro migliori foto della settimana, successivamente fu selezionata da Fotomania Global. La bellezza di questa zona sarebbe compromessa in caso di installazione di pale eoliche.
Il rischio che questi terreni non saranno più così come li vediamo ora è altissimo.
Il nostro territorio ha già dato tanto, i comuni di Pietragalla, Cancellara, Oppido Lucano sono saturi.